Dott.ssa Noemi Rovetto

Psicologia Clinica e Neuropsicologia

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Neuropsicologia:
Lo studio dei processi cognitivi e comportamentali, correlati ai meccanismi anatomo-funzionali.

La neuropsicologia è la disciplina che ha come obiettivo lo studio dei processi cognitivi e comportamentali correlandoli con i meccanismi anatomo-fisiologici a livello di sistema nervoso che ne sottendono il funzionamento. Studia nell'uomo le alterazioni delle funzioni cognitive causate da lesioni o disfunzioni focali o diffuse del sistema nervoso centrale, acquisite, congenite, geneticamente determinate.


Ponte tra diverse discipline

Si basa sul metodo scientifico ed ha aree di sovrapposizione con altre discipline come la psicologia, la neurologia, la psichiatria e le reti neurali, condividendo il punto di vista del processamento dell'informazione della mente tipico della psicologia cognitiva (o cognitivismo).

L'oggetto del nostro studio: il cervello.

Per meglio definirla rispetto alle altre neuroscienze, la neuropsicologia si occupa prevalentemente dello studio delle funzioni cognitive e delle loro correlazioni con le strutture encefaliche; in particolare, la neuropsicologia clinica focalizza le relative alterazioni derivanti a danni anatomo-patologici di varia eziologia.
I pazienti tipici saranno quindi soggetti cerebrolesi da lesioni traumatiche, vascolari, tumori cerebrali e malattie degenerative.
Una parte della neuropsicologia, la neuropsicologia dello sviluppo, è rivolta alla comprensione dello sviluppo del comportamento in relazione allo sviluppo cerebrale.




Storia

La data con la quale molti autori e studiosi di neuroscienze sanciscono la nascita della neuropsicologia è il 21 aprile 1861, giorno in cui il neurologo Pierre Paul Broca (1824-1880) presentò ai colleghi il caso di un suo paziente che, pochi giorni prima di morire, aveva perso la capacità di parlare, nonostante riuscisse a comprendere senza problemi ciò che gli veniva detto. L’autopsia rivelò che quel paziente, chiamato "Tan" come l’unica parola che era in grado di pronunciare, aveva subito una lesione in una porzione circoscritta del lobo frontale di sinistra.

Obiettivi

La neuropsicologia clinica è la scienza applicata che si interessa all’espressione cognitiva e comportamentale di una disfunzione cerebrale. Essa si propone di studiare gli effetti delle lesioni e delle disfunzioni cerebrali sui processi cognitivi (percezione, attenzione, linguaggio, memoria, ragionamento, ecc.) ma anche sulle emozioni e sulla personalità.

Obiettivi dell’esame neuropsicologico:
- Valutazione diagnostica per diagnosi precoce e differenziale
- Predisposizione e attivazione di protocolli riabilitativi
- Indagine clinica a fini prognostici e medico-legali
- Valutazione delle risorse cognitive residue in funzione di interventi riabilitativi

Finalità

- Valutazione dell’efficacia di terapie farmacologi- che e riabilitative
- Prevedere le difficoltà della persona nella vita quotidiana e valutarne l’autonomia.

La valutazione cognitiva consente quindi l’accertamento e la comprensione della relazione tra un insieme di sintomi cognitivi e comportamentali e la sottostante alterazione di circuiti e strutture cerebrali variamente interconnessi tra loro. Il percorso di valutazione e riabilitazione neuropsicologica include come elemento cardine la dimensione relazionale e l’unicità dell’esperienza soggettiva. L’esame neuropsicologico è lo strumento diagnostico attualmente tra i più accreditati per la diagnosi precoce del danno cerebrale.

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''E' nel momento in cui mi accetto così come sono che io divengo capace di cambiare''
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Dott.ssa Noemi Rovetto
Psicologia Clinica e Neuropsicologia
Numero di iscrizione all'albo degli psicologi: 8599/A

Nata a Catania il 3 Novembre 1988, si specializza nel 2016 in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’università degli studi di Milano-Bicocca con una tesi dal titolo: “La riabilitazione cognitiva e comportamentale della schizofrenia”.
Nel 2018 consegue il Master Universitario di II° livello in Neuropsicologia Clinica presso la facoltà degli studi di Messina. Collabora come psicologa libero professionista presso:
 “Centro Diurno per l’Autismo”; Studio Multiprofessionale “L’Albero delle Parole”;“Centro Medico Le Zagare”.
Approfondisce la propria formazione diventando Tecnico del comportamento ABA ed è attualmente in formazione come Mediatore Feuerstein, metodo di riabilitazione e potenziamento cognitivo che stimola la plasticità neurale.
Ha collaborato come Psicologa volontaria presso Centri Di Riabilitazione e Unità di Valutazione Alzheimer. Ha svolto attività di docenza all’interno di progetti educativo-sociali rivolti a situazioni di indigenza e seminari formativi in ambito demenze.
Da Marzo 2017 è socia SPAN: Società Psicologi dell’area Neuropsicologica.
Mantiene una costante formazione, in accordo all’art. 5 del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani : ” Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione professionale e ad aggiornarsi nella propria disciplina specificatamente nel settore in cui opera…”

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Principi generali:

Articolo 3
Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità. In ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace. Lo psicologo è consapevole della responsabilità sociale derivante dal fatto che, nell’esercizio professionale, può intervenire significativamente nella vita degli altri; pertanto deve prestare particolare attenzione ai fattori personali, sociali, organizzativi, finanziari e politici, al fine di evitare l’uso non appropriato della sua influenza, e non utilizza indebitamente la fiducia e le eventuali situazioni di dipendenza dei committenti e degli utenti destinatari della sua prestazione professionale. Lo psicologo è responsabile dei propri atti professionali e delle loro prevedibili dirette conseguenze.

Articolo 5
Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione e aggiornamento professionale, con particolare riguardo ai settori nei quali opera. La violazione dell’obbligo di formazione continua, determina un illecito disciplinare che è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale. Riconosce i limiti della propria competenza e usa, pertanto solo strumenti teorico – pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza e, ove necessario, formale autorizzazione. Lo psicologo impiega metodologie delle quali è in grado di indicare le fonti e riferimenti scientifici, e non suscita, nelle attese del cliente e/o utente, aspettative infondate.


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“Quando qualcuno ti ascolta davvero senza giudicarti, senza cercare di prendersi la responsabilità per te, senza cercare di plasmarti, ti senti tremendamente bene.
Quando sei stato ascoltato ed udito, sei in grado di percepire il tuo mondo in modo nuovo ed andare avanti.
E’ sorprendente il modo in cui problemi che sembravano insolubili diventano risolvibili quando qualcuno ti ascolta…”


Carl Rogers


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